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Convegno: Il Programma GOL nel sistema delle Politiche Attive del Lavoro
L'immagine di un grande edificio con colonne e bandiere.

Convegno: Il Programma GOL nel sistema delle Politiche Attive del Lavoro

Si è tenuto lo scorso 06 aprile, a Roma, il Convegno "Il Programma GOL nel sistema delle Politiche Attive del Lavoro". All’evento, promosso dalla Fondazione Consulenti per il Lavoro, in collaborazione con il Consiglio Nazionale dell’Ordine dei Consulenti del Lavoro e la Fondazione Studi sono intervenuti, tra gli altri, la Presidente del Consiglio Nazionale dell’Ordine dei Consulenti del Lavoro, Marina Calderone, il Presidente della Fondazione Consulenti per il Lavoro, Vincenzo Silvestri e il Commissario straordinario Anpal, Raffaele Tangorra, oltre a numerosi Assessori al Lavoro e alla Formazione regionali.

“Il compito di GOL – ha affermato Vincenzo Silvestri, Presidente di Fondazione Lavoro - è quello di incrementare l’occupabilità di disoccupati e non, ponendoli nella condizione di acquisire nuove competenze da poter spendere sul mercato del lavoro. Per questo motivo, la formazione va orientata ai bisogni delle aziende”.

“Da tecnico del mondo del lavoro, quando leggo le risorse a disposizione del Programma GOL, vedo l’enormità della scommessa a cui siamo chiamati – ha affermato la Presidente del Consiglio Nazionale dell’Ordine dei Consulenti del Lavoro, Marina Calderone, nel suo intervento – Ognuno deve fare la sua parte perché abbiamo bisogno delle competenze di tutti per disegnare un Paese diverso, più semplice e inclusivo”.

Durante il Convegno il Commissario straordinario Anpal Raffaele Tangorra, ha messo in luce le novità del programma Garanzia di Occupabilità dei Lavoratori (GOL), una “minirivoluzione” delle Politiche del Lavoro.

Il programma GOL si inserisce nell’ambito della Missione 5, Componente 1 del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR), con un orizzonte temporale che va dal 2021 al 2025. Le misure previste dal programma puntano a contrastare la disoccupazione, a ridurre l’inattività e migliorare l’occupabilità grazie ad una strategia che, attraverso cinque diversi percorsi, punta a personalizzare gli interventi, differenziando le platee di destinatari su cui intervenire.

Un ruolo nevralgico per l'attuazione del Programma è demandato alle Regioni, che hanno approvato e trasmesso all’Anpal i piani di attuazione.

“Oggi il mercato del lavoro è transazionale e punta a far emergere rapidamente i fabbisogni delle imprese e del lavoro. Ma ci troviamo in un momento particolare. Difficoltà ulteriore è data dall’incertezza del quadro globale. Le imprese hanno difficoltà nel programmare le attività e, quindi, nell’assumere personale. D’altro canto, in Veneto possiamo contare su un sistema di profilazione che è patrimonio delle politiche del lavoro del Veneto da sempre e che può sostenere anche oggi i bisogni delle imprese tanto quanto dei lavoratori”: così l'Assessore al Lavoro, alla Formazione e all'Istruzione del Veneto Elena Donazzan. “Abbiamo strutturato le politiche attive, guardando alla singola persona e accompagnandola verso il singolo posto di lavoro. Oggi dobbiamo puntare sulla costruzione di ecosistemi del lavoro. Perché le persone non devono essere sradicate dai territori, ma devono rispondere alle esigenze di quei territori, di quella filiera, di quei settori. E i consulenti del lavoro sono un tassello importante di questa collaborazione pubblico-privato, che è caratteristica delle nostre politiche del lavoro in Veneto”.

“Per Regione Lombardia l’attuazione di GOL – ha affermato Melania Rizzoli, Assessore alla Formazione e Lavoro di Regione Lombardia - rappresenta un’occasione per portare avanti il nostro già consolidato sistema di politiche attive, che si fonda su principi fondamentali e si realizza attraverso l’azione sia di soggetti pubblici che di soggetti privati. Abbiamo accolto l’obiettivo che ci è stato assegnato e contiamo di portare a casa il risultato”

“Siamo davanti a una sfida del Paese. Per la prima volta il governo posiziona un investimento mai visto sulle Politiche attive. Come lo metteremo a terra determinerà la capacità di dare risposte a chi cerca lavoro e al sistema delle imprese che cercano competenza e qualità. Serve un’idea nuova dell’orientamento – ha spiegato Vincenzo Colla, Assessore allo Sviluppo Economico e Green Economy, Lavoro, Formazione Regione Emilia Romagna - perché il modello che abbiamo avuto fino ad oggi, di un’intermediazione familistica o amicale, non funziona più davanti al cambiamento tecnologico e alla nuova morfologia del sistema delle imprese. Abbiamo bisogno di professionisti in grado di accogliere e indicare una direzione ai giovani e alle loro famiglie e di allungare la mano alle fragilità. Le professionalità sono indispensabili per fare qualità nella mediazione sia sui servizi che sul rapporto di lavoro. Per realizzare pienamente GOL dobbiamo fare un nuovo Patto con i soggetti dell’intermediazione e della formazione, ma anche con il sistema dell’impresa e dei corpi intermedi. È un’operazione che richiede un coinvolgimento culturale anche delle rappresentanze dei nostri territori. Per questo farò a breve forum tematici in ogni provincia. I Centri per l’Impiego devono diventare di comunità, essere in relazione con il territorio e con le PMI. Dobbiamo strutturare un ecosistema che si parla, si riconosce, è in grado di cogliere le sfide, conosce i soggetti del territorio e può così incrociare domanda e offerta favorendo un rapporto di lavoro dignitoso.”

“Durante il mio intervento ho ricordato tutte le politiche attive che come Regione stiamo attivando a supporto delle linee guida di “GOL” per quanto riguarda orientamento, formazione, sostegno all’occupazione femminile e alle famiglie”, ha precisato Elena Chiorino, Assessore Istruzione, Lavoro, Formazione professionale, Diritto allo Studio universitario Regione Piemonte.

"Noi come Regione Lazio in occasione della fine del blocco dei licenziamenti dal marzo dello scorso anno abbiamo fatto un programma di politiche attive da 500 milioni di euro. La parola riforma collegata a Gol la dobbiamo gridare perché ha assunto il senso di quello che aveva avuto negli anni sessanta il termine riforma, con più servizi, più opportunità, più inclusione per tutti", ha affermato Claudio Di Berardino, Assessore al Lavoro e Nuovi diritti della Regione Lazio.

"Il programma nazionale GOL (Garanzia di occupabilità dei lavoratori) in Liguria prevede di coinvolgere, entro la fine del 2022, circa 14 mila beneficiari. – ha precisato l’Assessore regionale al Lavoro e Politiche Attive dell'Occupazione Regione Liguria, Gianni Berrino - Si tratta di una radicale riforma del sistema delle politiche attive ed è il risultato di una condivisione con le parti sociali e gli stakeholder territoriali nell'obiettivo di uniformare le prestazioni e i servizi territoriali di politica attiva del lavoro e della formazione integrandoli anche con strumenti volti all’inclusione sociale, di incrementare il numero di sedi fisiche per l’erogazione di servizi di politica attiva del lavoro e di costituire sportelli di accoglienza e informazione per garantire una maggiore capillarità dei servizi. Per l’attuazione degli interventi del programma GOL, rispetto al primo riparto pari al 20% dello stanziamento nazionale previsto per l’anno 2022, a Regione Liguria sono stati assegnati 21 milioni e 296 mila euro".

13 aprile 2022

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